Uno Stupido Cd


by Spanking_italian <Tommi968@yahoo.com>

Uno stupido cd

Di Tommi - Lebrac Arles - La Crique

"THE WORDS OF A BANISHED KING, "I SWEAR REVENGE" FILLED WITH ANGER AFLAMED OUR HEARTS FULL OF HATE FULL OF PRIDE WE SCREAMED FOR REVENGE "

Lo stereo in camera dei ragazzi sta andando a tutto volume, Laurent è disteso sul letto che canta a squarciagola, compiti finiti, niente da fare in casa, nessuno tra i piedi, davanti a sè sul muro il poster dei Blind Guardian e la musica che penetra nelle vene caricandolo a mille.

"NIGHTFALL QUIETLY IT CREPT IN AND CHANGED US ALL NIGHTFALL QUIETLY IT CREPT IN AND CHANGED US ALL NIGHTFALL IMMORTAL LAND LIES DOWN IN AGONY"

Nonostante il frastuono riesce a sentire il telefono che suona, insistente, si rassegna e si alza, ma si guarda bene dall'abbassare la musica.

"MIRROR MIRROR ON THE WALL TRUE HOPE LIES BEYOND THE COAST YOU'RE A _d_a_m_n_ED KIND CAN'T YOU SEE THAT THE WINDS WILL CHANGE"

"PRONTO" urla

"PRONTO" è l'inevitabile altrettanto urlata risposta

"LAURI SONO CHRIS"

"SHALL WE DARE THE DRAGON MERCYLESS HE'S POISONING OUR HEARTS OUR HEARTS... "

"CHE VUOI ?" , risponde un po' freddo Laurent: ancora non gli sono del tutto andati via i segni della punizione di un paio di domeniche fa e inevitabilmente associa l'amico a quella festa ricca di gioie e dolori a casa sua, e a tutto quello che è successo il giorno dopo.

"VIENI FUORI CON ME ? HO DUE BIGLIETTI PER IL WRESTLING AL PALALEVIS ?"

"ASPETTA"

"HOW SHALL WE LEAVE THE LOST ROAD TIME'S GETTING SHORT SO FOLLOW ME A LEADER'S TASK SO CLEARY TO FIND A PATH OUT OF THE DARK"

Finalmente si decide ad abbassare lo stereo.

"Hai due biglietti per il wrestling ? ma si, perché no. A che ora finisce ?" Chiede Laurent incuriosito.

"Boh? Io comunque devo essere a casa per le sette, tassativo"

"Io per le sei e mezzo... ora provo a chiedere a mio padre. Richiamami fra 5 minuti"

"Ok"

Laurent compone subito il numero dell'ufficio del padre, speranzoso.

"Pronto"

"Papi sono io"

"Dimmi Laurent, che c'è?"

"Senti..." Laurent è titubante

"Dimmi, su..."

"Ho finito i compiti"

"Bene"

"Ho sistemato in cucina"

"Bene"

"Ho già fatto la cartella per domani"

"Lauri, mi hai chiamato per recitarmi questa litania o vuoi chiedermi qualcosa ?" Lo incalza il padre.

"Uf... senti... posso andare con Chris a vedere il wrestling ? ha due biglietti gratis." Laurent si decide a svuotare il sacco.

"mmm...mm..." Mr. Henry sembra dubbioso.

"Dai, ti prego"

"A che ora finisce ?"

"Non lo so, ma Chris deve essere a casa alle sette, e quindi anch'io tornerei a quell'ora"

"Laurent, non un minuto di più, chiaro ? Io ho una riunione, torno alle otto, ma alle sette e uno chiamo a casa e sarà bene che ti trovi". Queste sono le condizioni di Mr. Henry, tutto sommato più che accettabili.

"Sissignore! Grazie papi, grazie!"

"Vaai, ora, esci. Lascia un messaggio a tuo fratello"

"VOLO!"

Laurent butta giù il telefono, afferra il giubbotto, scrive rapidissimo un biglietto laconico a suo fratello: SONO FUORI, DIVERTITI, afferra il telefono al primo squillo:

"CHRIS, OK! - Annuncia con gioia- DA TE FRA 5 MINUTI!".

Il ragazzo, felice e impaziente si precipita fuori di casa, proprio mentre rientra Luca

"Dove vai?" Chiede il fratellino.

"Fuori con Chris" E'la rispota monosillabica di Laurent.

"Dove? Vengo anch'io!"

"Col cazzo che vieni, andiamo a vedere il wrestling e ha solo due biglietti"

"Stronzo" Luca si offende subito.

"Fanculo" e Laurent non subisce in silenzio, sono davvero due grandi fratelli.

"Che faccio a casa da solo ?"

"Giochi a soldatini, guardi la tv, fai merenda... fai quel che vuoi basta che non mi rompi e non tocchi la mia roba"

"Portatemi con voi!". Le suppliche di Luca fanno tenerezza, ma Laurent è irremovibile

"No way bro, non ho né i biglietti né la voglia, e poi papà sa che sei a casa E NON VOGLIO DISOBBEDIRGLI, CHIARO ?"

"Sei uno stronzo"

"Luca piantala se no glielo dico". Cerca di tagliar corto Laurent.

"Sei uno stronzo grosso come un camion"

"E' meglio che me ne vada, e fatti trovare più calmo quando torno"

"Fanculo te e il tuo amico, spero vi si fermino gli orologi e tornate tardi"

Mostrandogli il medio Luca entra in casa, incazzato con suo fratello per averlo lasciato da solo. Anche se si insultano ogni giorno sono attaccatissimi e giocano insieme ad ogni occasione. Luca si sente quindi abbandonato, messo da parte e medita vendetta, spera di vedere il fratello punito per qualcosa, si augura che torni dopo il coprifuoco paterno, ma sa anche che se è uscito ha avuto il permesso, e se ha avuto il permesso vuol dire che è a posto con i compiti di scuola e con le cose di casa.

Infatti la cucina è perfettamente pulita, è la settimana di Laurent mentre a Luca tocca il giardino e la spazzatura e anzi sarà bene che si dia una mossa, pensa, perché non ha nessunissima voglia di far arrabbiare il padre: l'ultima punizione è stata tremenda, una dose di sculacciate con la mano e con la spazzola che l'hanno fatto piangere.

Va in giardino, leva le foglie secche, sistema qualche vaso, in effetti è un lavoro che gli piace perché gli piace stare fuori, c'è un solicello invernale piacevolissimo. Rientra quando sente i morsi della fame, e che cazzo, pensa, in cucina faccio come mi pare, tanto deve pulirla lo stronzo!

Ecco fatto: pane, nutella, latte: briciole, latte fuori dal frigo e rovesciato sul tavolo, nutella in mezza cucina, bicchieri sul tavolo... insomma un piccolo uragano.

"Che pulisca lo stronzo quando torna!" Esclama dirigendosi verso la camera.

Ma quando arriva in camera non è che si senta meglio, è ancora incupito e immusonito, si sente vittima di una grave ingiustizia. Laurent si starà divertendo un mondo con Chris, mentre lui è a casa solo ad annoiarsi. Prova a leggere, accende la PS2, ma si annoia, si annoia, si annoia...

Occhiata al tavolo. Stereo. Acceso. Copertina del cd dei Blind Guardian che ascoltava Laurent prima di uscire. Cos'è la rabbia se non un momento in cui si fa qualsiasi cosa senza pensare alle conseguenze ?

Pochi istanti dopo, il cd dei Blind è spezzato in due, sul tavolo, accanto alla copertina.

"Così impara quello stronzo", ed è convinto di aver fatto una cosa fatta bene.

Ora la Playstation è molto più interessante.

Molti gol e molte partite dopo, Laurent torna a casa: manca un quarto alle sette, è contento e felice di aver visto il grande match tra Brock Lesnar e Big Show e di essere tornato a casa ben prima dell'orario richiesto da papà, è persino contento di rivedere Luca e pensa di fare pace con lui offrendogli di giocare insieme alla Playstation... in fondo è stato un po' troppo duro quando si sono incrociati sulla soglia di casa.

Andiamo a farci un bicchiere di coca, pensa, ma non finisce di pensarlo perché appena entra in cucina vede il caos, e può averlo lasciato solo Luca...

"Cazzo che stronzo!" E' il primo pensiero che gli viene in mente.

"LUCA!" grida Laurent per fare scendere il fratello

"LUCA!"

Di sopra, Luca ha sentito benissimo suo fratello rientrare, ha sentito benissimo quando lo ha chiamato e sa benissimo *perché* è stato chiamato... ma non ha alcuna intenzione di scendere!

"LUCA, cretino, vieni giù!"

Controvoglia, Luca scende le scale, lentamente, inziando a rendersi conto di quello che ha fatto e cercando vie d'uscita inesistenti.

Appena entra in cucina viene apostrofato duramente da Laurent: "Adesso pulisci, scemo, e di corsa. Avevo già pulito tutto, e guarda che casino che hai lasciato"

"Non ci penso nemmeno, te sei andato fuori e mi hai lasciato a casa da solo, e poi la cucina in questa settimana sta a te!" Luca è troppo orgoglioso per cedere, ma in cuor suo è consapevole di essersi comportato male col fratello.

"Ma sei proprio scemo, allora ?!? Ti ho già detto che avevo solo due biglietti, anzi che li aveva Chris! Che dovevo fare, metterti nello zaino ? E poi che palle, non posso mica portarti sempre dietro con me! E adesso fai come ti pare, se non vuoi pulire ora lo farai quando torna papà, e se le prendi sono cavoli tuoi, non sperare che ti difenda!"

Laurent esce dalla cucina, dimenticando ogni buon proposito di fare la pace con suo fratello, scuotendo la testa. Sale le scale, entra in camera, si butta sul letto e pensa... ma si, rimettiamo i BG!

Luca intanto è in cucina, non più preoccupato dalle briciole e dalla nutella sul tavolo: è letteralmente terrorizzato pensando al CD, sa che suo fratello è andato in camera, probabilmente in questo momento sta accendendo lo stereo e quindi è solo questione di attimi, poi ci sarà l'esplosione

Inizialmente Laurent non si rende conto di ciò che è successo, vede davanti a se il cd spezzato a metà, ma non riesce a concepire la realtà dei fatti. Poi tutto è più chiaro, il suo CD preferito "Nightfall in the Middle-Earth" comprato originale 2 settimane fa (con uno sforzo economico notevole per un quattordicenne) è stato barbaramente distrutto da suo fratello.

Laurent ha gli occhi rossi dalla rabbia:

"LUCAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA"

"CAZZO CAZZO CAZZO"

"DOVE SEI STRONZO"

Laurent esce di corsa dalla camera, sbattendo la porta, precipitandosi per le scale; Luca esce altrettanto di corsa dalla cucina, cercando di guadagnare la porta per il giardino, ma non ce la fa: Laurent lo agguanta per un braccio, scuotendolo e urlando.

"MA PERCHE' HAI FATTO UNA COSA COSI' STUPIDA! CHE TI HO FATTO DI MALE?!???!"

"MI HAI LASCIATO SOLO! E IO NON VOLEVO STARE SOLO, VOLEVO GIOCARE CON TE! E TE SEI ANDATO A VEDERE QUELLO STUPIDO WRESTLING CON QUELLO STUPIDO DI CHRIS!"

"CHRIS E' MIO AMICO E NON E' STUPIDO! QUI LO STUPIDO SEI TE, ANZI SEI PROPRIO STRONZO"

Luca inizia a piangere, ma non per questo commuove il fratello.

"Aspetta che torni papà, poi lo vedi. Spero che te ne dia tante fino a farti scoppiare, voglio proprio vederti a brache calate e culo in fiamme!" E'il terribile augurio di Laurent al fratello.

"NO!!! - Luca iniza ad avere paura- Non glielo dire! Ti prego!"

"Ci puoi scommettere che glielo dico, anzi glielo dico appena telefona!"

"NO!!!" Luca è in lacrime, faccia congesionata, occhi rossi, capelli arruffati...

Laurent medita. Guarda il fratello.

"Vuoi che non glielo dico ? E allora c'è solo un'altra soluzione"

"Quale??" Gli occhi di Luca si illuminano.

"Te le do io" Sentenzia Laurent.

"COSA!??"

"SI, hai capito bene"

"Mi vuoi picchiare ?!??"

"Non ti voglio picchiare, ti voglio sculacciare, perché è quello che ti meriti"

"NON E' GIUSTO"

"E allora aspetti papà e la spazzola"

"NON me le darà con la spazzola per il tuo stupido cd!". Luca cerca di confondere le idee al fratello, ma è inutile.

"Aspetta e vedrai. E comunque vada domani me lo vai a ricomprare"

"Scordatelo"

"Fai come ti pare. Tra 5 minuti telefona papà, scegli. O le prendi da me e domani mi ricompri il cd senza che papà sappia niente oppure lo aspetti, le prendi da lui con la spazzola e ricompri il cd. Fai come ti pare, tanto hai pochi minuti per decidere".

"Sei un bastardo"

"Papà sta facendo il numero "

"Stronzo"

"Sta per squillare il telefono"

"Accidenti a te!!"

Il telefono suona davvero, Laurent va a rispondere.

"Pronto"

"Si papà, tutto ok"

"Sono tornato da un quarto d'ora più o meno"

"si, mi sono divertito. Grazie ancora"

"Luca ?"

"Luca è a casa, certo"

Laurent guarda il fratello con aria interrogativa, aspettando la sua decisione.

"Tutto..." attimo di pausa... Laurent fa un cenno al fratello: ti devi decidere, è il muto messaggio.

Luca è tormentato dai dubbi, sicuramente suo padre gliele avrebbe date belle sonore anche con la spazzola, allo stesso tempo si vergognava di prenderle da Laurent, ma non c'era via di scampo da uno o dall'altro le avrebbe prese comunque, così si decise. Guardò negli occhi Laurent e fece un cenno di assenso. Il fratello maggiore riprese la conversazione tranquillizzando il padre"...Bene anche Luca, papà. Ti aspettiamo per cena."

La mente di Luca, intanto, continua a viaggiare. Le aveva già prese da Laurent in occasione della consegna delle pagelle, ma in quel caso aveva avuto la possibilità di contraccambiare le sculacciate. Oggi le avrebbe soltanto prese e la cosa lo metteva parecchio a disagio. Poi ripensava alla spazzola del padre e al terribile dolore subito l'ultima volta e la mano di Laurent in confronto diventava velluto.

La conversazione telefonica tra Laurent e Mr. Henry giunge al termine

"Ciao. Si, si, tranquillo. Ciao".

"Sei un bastardo, traditore" è il primo commento di Luca appena il fratello mette giù il telefono.

"E te, allora ? spaccarmi un cd in due perché non ti ho portato con me ? e poi uno dei cd preferiti ? pensi di essere meno bastardo ?"

Improvvisamente a Luca viene un'illuminazione:

"Ascolta Laurent, facciamo così, io ti ricompro il cd, anzi te ne prendo due -dice Luca pur sapendo di non avere abbastanza soldi- e noi due dimentichiamo tutto. Cosa ne pensi?"

"Penso che noi due non dimentichiamo proprio niente. -è la categorica risposta di Laurent- Stavolta me l'hai combinata troppo grossa. Avrei perdonato qualsiasi altra cosa, ma ai Blind Guardian sai che ci tengo troppo. Ti meriti una bella dose di sculacciate, così imparerai meglio. Comunque se vuoi sei ancora in tempo ad aspettare che torni papà a dartele lui. Quando ti sei deciso, io sono in camera, a mettere via gli altri miei cd prima che tu me li spacchi, e se ti vedo solo sfiorarli lo vedi".

Laurent volta le spalle al fratello, tornando in camera. Non passano 5 minuti che Luca si affaccia sulla porta della loro camera.

"Ma quante me ne vuoi dare?". È la domanda di Luca mentre fa un passo indietro.

"Questi non sono problemi tuoi, deciderò io quando saranno sufficienti. Allora? Cosa decidi?"

"Sei uno stronzo"

"Peggiori soltanto la situazione insultandomi".

Finalmente Luca cede: "Non ho scelta, e lo sai. Ma questa me la segno"

"Bene, allora inizia a tirarti giù i pantaloni" Ordina Laurent sedendosi sul suo letto.

"NO!" Urla Luca.

"No? -ripete Laurent- ho capito bene?"

"NO! Non me li tiro giù, non è giusto che tu me le dia come papà"

"Ok, allora ci penserà lui a tirarteli giù". Laurent è tremendo.

"E va bene" Luca china il capo, si sgangia la cintura e si abbassa i pantaloni.

"Iniziamo a ragionare. Vieni qui" Esclama Laurent soddisfatto.

"Non è giusto, non è giusto, lo dirò a papà così le prenderai anche tu" Borbotta Luca avvicinandosi al letto.

"Smettila di brontolare, se glielo dici peggiorerai anche la tua situazione. Ti conviene accettare la punizione che ti meriti senza fare storie".

Senza aggiungere altro, Laurent afferra il braccio del fratellino e lentamente, ma con decisione lo trascina sulle sue ginocchia. Luca si attacca alla gamba di Laurent e mette una mano sul sedere per parare i colpi.

Laurent, intanto, continua i preparativi. Con la mano destra posiziona meglio il sedere del fratello sulle sue ginocchia, mentre con la sinistra alza la T-shirt scoprendo i boxer.

"La mano la togli da solo o devo farlo io con la forza?" Chiede Laurent.

"Vaffanculo stronzo" Risponde Luca togliendo, però, la mano.

"Bene, e non pensare che te le darò piano. Sentirai dal primo all'ultimo colpo"

"No Laurent, ti prego. Non volevo rompertelo, non darmele forte". Luca ha i lucciconi agli occhi.

Laurent senza ascoltare le suppliche del fratello, inizia a colpire.

SPANK!

"mmmmm". È la risposta di Luca al primo colpo che lo coglie di sorpresa.

SPANK! SPANK! SPANK! SPANK!

"mmmmm"

Laurent colpisce lentamente, è la seconda volta che sculaccia Luca (anche se la prima furono solo 12 colpi), ma c'è qualcosa che lo blocca. Ha paura di far troppo male al suo adorato fratellino.

SPANK! SPANK!

"Sei uno stronzo" Dice Luca

"Visto che continui ad insultare, aumenteremo la dose"

SPANK! SPANK! SPANK! SPANK!

Le sculacciate di Laurent si susseguono sui boxer di Luca senza un ordine preciso.

SPANK! SPANK! SPANK!

"mmmmmhh" Nonostante Laurent non stia infierendo, Luca deve mordersi il labbro per non gridare.

SPANK! SPANK!

"Sei un incapace. Non riuscirai a farmi gridare".

"Stai superando ogni limite". Dice Laurent aumentando leggeremente la forza.

SPANK! SPANK! SPANK! SPANK!

"Tanto non grido" Sostiene Luca con orgoglio stringendo le coperte e la gamba del fratello.

"Non gridare, ma stai tranquillo che alla fine avrai il sedere in fiamme".

"Mai quanto il tuo domenica scorsa!"

"Luca non tirare troppo la corda".

SPANK! SPANK!

"Fottiti stronzo, papà picchia più duro di te, sei un coglione" Urla Luca con le lacrime agli occhi.

È la goccia che fa traboccare il vaso, Laurent, che fino a quel momento aveva cercato di trattenersi, non ci vede più dalla rabbia. Oltre ad aver subito il danno del cd rotto, non intende farsi prendere per il culo da suo fratello minore.

"Ora mi hai fatto incazzare" Esclama Laurent. Così dicendo infila le dita nell'elastico dei boxer di Luca e lentamente li tira giù, scoprendo le due piccole natiche nude del fratellino.

"COSA FAI???" Grida il piccolo "QUESTO NO!!"

"Non fiatare" Replica Laurent con decisione.

"Non ti prego, non lo fare!!!"

Laurent non ci sente e ricomincia la punizione con foga tripla rispetto a prima ed anche il rumore dei colpi ne è la prova.

SPANK! SPANK! SPANK!

"Ti odio, ti odio, ti odio, stronzo"

SPANK! SPANK! SPANK!

"Te le darò fino a quando non smetterai di insultarmi, più insulti e più le prendi. Vediamo chi si stanca prima"

SPANK!

"nooo, nooo". Senza i boxer il dolore è molto più forte.

La rabbia ha ridato forza a Laurent.

SPANK! SPANK!

"Come ti sentiresti se rompessi il tuo gioco di Harry Potter?"

"Non ce la faresti"

SPANK!

"mmmmmmm" Luca ha la faccia rossa e congestionata dallo sforzo di non gridare.

SPANK! SPANK!

"Allora non fai più lo strafottente ora?"

Luca sta piangendo sia per il dolore che per il dispiacere di essere sculacciato dal suo adorato fratello.

SPANK! SPANK!

Il sedere di Luca lentamente inizia ad arrossarsi.

"Ahiiaaa, ti prego, basta" Luca cede e urla.

SPANK! SPANK! SPANK!

"Ahiaaa, non lo farò più" Grida Luca in lacrime e col sedere in fiamme.

SPANK! SPANK!

"Toccherai ancora le mie cose?" Chiede Laurent.

SPANK!

"No Lauri, ti prego basta" Luca sta singhiozzando"

SPANK! SPANK! SPANK! SPANK!

Ora le due natiche di Luca hanno preso un bel rosso pomodoro tipico della pelle colpita in continuazione dalla mano.

"Romperai ancora i miei CD?". È la seconda domanda di Laurent.

SPANK! SPANK!

"Ahiaaaa, non lo farò mai più te lo giuro, ti prego non picchiarmi più"

SPANK! SPANK! SPANK! SPANK!

"Ti rendi conto di aver fatto una bastardata?"

SPANK! SPANK!

"Sì, ma io ti voglio bene, non ti odio, non mi picchiare. Non lo faccio più! Te lo giuro, ma basta sculacciate".

A queste parole il cuore di Laurent si scioglie e la rabbia svanisce, mentre Luca piange a dirotto sempre attaccato alle gambe del fratello.

"Abbiamo finito Luca, non piangere. Sei stato un eroe". Sussura Laurent nell'orecchio del fratellino. Luca, però, non riesce a smettere, si gira per guardare Laurent e gli butta le braccia al collo urlando: "Perdonami, perdonami. Sei il mio fratellone, non ti odio".

Laurent è spiazzato, pur essendo stato picchiato, Luca continua a volergli bene. Il quattordicenne è commosso e pentito: "Anch'io ti voglio bene. Scusa se sono stato troppo duro, forse ho esagerato".

"Posso...posso alzarmi" Chiede Luca diminuendo i singulti.

"Certo, alzati e rivestiti. Ti fa molto male?".

"Sniff..." Luca si alza e prima di rivestirsi si gira a guardare il suo didietro che ha assunto un colorito rosso uniforme, ma senza alcun livido. "Sì...è molto rosso?"

"Beh abbastanza, ma ti assicuro che papà fa molto meglio" gli sorride Laurent.

Luca cerca di contraccambiare il sorriso, ma è troppo dolorante e il riso si trasforma in un altro singhiozzo.

"Dai su, vedrai che passerà" cerca di rincuorarlo Laurent

Luca si toglie i pantalone e i boxer preferendo prendere il pigiama che è più morbido.

"Non ce la faccio a rimettermi i boxer, mi fa troppo male". Si giustifica.

"Datti una sciacquata agli occhi, sono tutti rossi. Po scendiamo in cucina che ti faccio una crepes alla marmellata". È l'allettante proposta di Laurent

"Ok. Laurent, a papà non diciamo niente, vero? Ci toccherebbe la spazzola"

"Per me la storia si chiude qui, tu hai pagato con coraggio il tuo errore. Per me sei un eroe".

A queste parole del fratello, Luca finalmente sorride e aggiunge:

"E tu sei il mio fratello preferito. Domani andiamo insieme a ricomprare il CD?"

"Il CD lo divideremo a metà da bravi fratelli, in fondo so che anche a te piacciono i Blind".

"Sai, l'ho fatto perché ero solo, ma non ti farò mai più una cosa del genere"

"Lo so, lo so-dice Laurent- apponggiando il braccio sulle spalle di Luca- a volte la rabbia ti acceca". Laurent è ben conscio di aver commesso lo stesso errore quando, accecato dalla rabbia, ha iniziato a colpire Luca con troppa forza.

"Ora basta parlarne, però" Sentenzia Luca "Andiamo a divertirci, dopo le crepes ci facciamo una supersfida al wrestling della play".

"Ok, mi lavo la faccia e scendo" Risponde Luca.

"Ti aspetto giù Campione".

Laurent lascia la stanza. Luca rimane solo e va in bagno. Si guarda allo specchio, gli occhi sono visibilmente rossi ed il sedere brucia ancora, ma il peggio è passato. Dopo essere stato sculacciato da Laurent i sensi di colpa per aver rotto il CD sono svaniti ed ora è pronto per ricominciare a giocare, divertirsi e litigare col suo adorato fratellone.


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